Con un computer, tante buone idee (e qualche errore), ma anche con tanta passione, è riuscito a realizzare i propri sogni e diventare un uomo di successo: lui è Andrea Giannangelo, ha 26 anni ed è il fondatore di Iubenda, società che vende un software in grado di generare privacy policy personalizzate per qualunque tipo di sito web.
Pur essendo molto giovane, la sua storia parte da molto lontano. Andrea ha cominciato a programmare da quando aveva 10 anni – ha emulato la Play Station sul suo computer di casa – e ha iniziato a realizzare siti a 12.
“A 17 anni”, racconta al Corriere, “ho tentato insieme a un amico di fondare un web hosting provider gratuito sul modello di Altervista. A 19 ci ho riprovato con una nuova idea: un e-commerce innovativo di t-shirt, prodotte da designer di alto livello, basato sul concetto di scarsità. In sostanza chi arrivava primo pagava di meno”.
Nel 2009, mentre si iscrive all’università, facoltà di Economia, si cimenta con la web tv e crea, in una settimana, webtelevideo.com. Ed è qui che nascono i germi dell’idea che lo porterà al successo:
“La scrittura della Privacy Policy era uno dei grattacapi da risolvere. È stato questo episodio che mi ha ispirato: ho sentito questo bisogno in prima persona, il mercato sembrava pronto (il trattamento dei dati personali era molto omogeneo, servizi come Google Analytics avevano monopolizzato il mercato in senso verticale), così mi sono dato da fare per creare uno strumento che potesse generare una Privacy Policy. Ed ecco Iubenda!”.
Oggi la sua applicazione è diffusa in tutto il mondo, con abbonamenti da 65 diversi Paesi: il fatturato previsto per il 2015 è di un milione di euro.
Dove trovo l’idea?
L’idea vincente molto spesso è sotto il nostro naso, senza che noi ce ne rendiamo conto: è la soluzione a un problema semplice e sufficientemente diffuso da farne una possibile fonte di reddito. È così che è nata anche l’ispirazione per Iubenda:
“Tutti i siti devono avere una privacy policy”, ha raccontato Giannangelo a Millionaire. “È obbligatoria per legge. Le strade normalmente sono due: 1) assumi un avvocato che faccia il lavoro 2) scegli il fai da te, che spesso si riduce a un copia e incolla di documenti non corretti. Io ho creato la terza strada. Ho cercato di colmare il gap, creando un software che aiuta a generare una privacy policy in 3 semplici passi e senza avere nessuna competenza legale”.
Ma ovviamente l’idea da sola non basta: è come avere uno spunto per un romanzo: potrà anche rivelarsi il soggetto più bello del mondo, ma se non si passano giornate intere a scrivere, il romanzo non sarà mai pubblicato. Sul web le idee potenziali si moltiplicano a dismisura, ma occorrono passione e professionalità per farle crescere e portarle al successo:
“Oggi da solo, chiuso in una stanza, con un computer in mano e tanto lavoro di testa, puoi davvero cambiare il mondo. Sono cresciuto nell’era di Internet e questo significa avere in mano un’opportunità incredibile. Un’idea però non basta. Per farcela bisogna essere veloci, conoscere il mercato in cui si opera, avere un prodotto semplice da capire e un team forte. Con competenze complementari alle tue”.
L’importanza di un team di rispetto
Le competenze, per l’appunto, sono fondamentali. E spesso una sola persona non basta. Ecco perché il team è importante tanto quanto l’idea (se non di più):
“Inizialmente avevo lavorato a Iubenda con tre coetanei; un team che a febbraio 2010 già si era sfaldato, producendo poco e nulla. […] Per quanto uno possa essere bravo, portare avanti un progetto ambizioso richiede il lavoro e la collaborazione di più soggetti. Sono le persone a fare la differenza e l’ho imparato anche dal fallimento di alcuni progetti precedenti. Il team attuale è formato da persone straordinarie, con competenze diverse e luoghi di provenienza altrettanto diversi. Eppure siamo affiatati, c’è intesa e questo sarà sicuramente una chiave di successo”.
(Photo Credit: Iubenda Official Website)