Banner pubblicitari online? Forse per qualche utente brontolone saranno una gran rottura di scatole, ma la verità è che sono molto efficaci. A dirlo è Google, non di certo qualche spammer di passaggio: al Google Media Lab hanno calcolato che i banner cross-screen sono responsabili per ben l’82% della portata delle campagne ads di prima fascia, quelle cioè con gli investimenti iniziali più alti.
Insomma, secondo Google i banner producono risultati e aiutano i brand a entrare in contatto con un numero elevatissimo di persone online, creando interazione e condivisione. Anche se hanno una brutta reputazione – persino tra gli addetti ai lavori – i banner restano uno strumento di web marketing di cui tener conto.
Però, però: se hanno questa pessima reputazione una ragione ci sarà. E non è nemmeno difficile immaginarla: purtroppo siamo abituati a banner invasivi, esteticamente osceni, non pertinenti… Di spam è pieno l’Internet: ecco perché è ancora più importante sapersi distinguere dalla massa e proporre ads all’altezza delle aspettative degli utenti.
Bob Arnold, uno dei responsabili Digital Media di Google – Nord America, ha realizzato sull’argomento una guida pratica molto interessante (è disponibile a questo link):
“I migliori banner sono accattivanti dal punto di vista grafico, opportuni e personalizzati. La chiave per migliorare il grado di successo dei nostri banner risiede poi nella (spesso ignorata) arte della scrittura creativa”, spiega. “Sono relativamente economici da realizzare e possono essere targettizzati con alta precisione. Hanno successo se chi li utilizza ha in mente un obiettivo preciso e sceglie il formato giusto”.
Arnold ha poi riassunto in 3 punti chiave le caratteristiche a cui mirano lui e il suo team quando realizzano una campagna di ads attraverso questo strumento.
1. Sii attraente. Se non sono accattivanti, non attireranno l’attenzione di nessuno: occorre avere ben chiaro in mente il messaggio che vogliamo trasmettere e trasmetterlo con creatività, originalità e in maniera tale da attirare immediatamente lo sguardo dell’utente. “Elementi come le animazioni, l’utilizzo dei volti, i colori del brand e la chiarezza del testo aiutano i banner a emergere dalla massa”.
2. Sii conciso. Quanto tempo impieghi a guardare un banner e a decidere se ti interessa o meno? Probabilmente meno di un secondo. Probabilmente spesso scegli di non guardarli affatto: sono come i rumori della strada quando stai guardando un film che ti piace. Semplicemente, li ignori. Ecco perché la concisione è fondamentale: il messaggio deve essere efficace e riassunto in poche, semplici parole.
3. Sii chiaro. “Non cercare di dire troppo”, consiglia Arnold. “La pubblicità potrebbe risultare troppo confusionaria. Cerca invece di comunicare chiaramente un singolo messaggio pubblicitario riguardo un singolo prodotto”.
Per esplicitare ancora di più questa strategia, Arnold ricorre al banner del Nexus 6, spiegandolo graficamente in 8 punti (per l’esempio, rimandiamo al link originario).
(Photo Credit: See-ming Lee on Flickr)