“Solo nell’ultimo anno, le vendite dei brand impegnati nella sostenibilità ambientale sono cresciute del 4% a livello globale, mentre il resto delle aziende ha visto una crescita di meno dell’1%”.
Basterebbe questo dato, estrapolato dal Sustainability Report di Nielsen (ottobre 2015), per dimostrare la crescente importanza che la sostenibilità ambientale, l’attenzione ai cambiamenti climatici e la dedizione ai valori sociali, stanno assumendo nella percezione dei consumatori in tutto il pianeta.
Una consapevolezza che riguarda tutte le generazioni, soprattutto le più giovani.
La cosiddetta Generazione Z, ovvero i ragazzi compresi tra i 15 e i 20 anni, sono disposti a pagare di più per i prodotti e i servizi di aziende che hanno un impatto sociale e ambientale positivo: nel giro di appena un anno, dal 2014 al 2015, la percentuale è cresciuta dal 55 al 72%, con un balzo in avanti non indifferente.
Anche per i cosiddetti Millennials, la sostenibilità ambientale rappresenta un valore aggiunto: 3 intervistati su 4 si sono detti disposti a pagare di più per beni o servizi che rispettano l’ambiente, con un incremento di circa il 25% rispetto all’anno precedente.
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Infine anche il 51% dei Boomers – le persone tra i 50 e i 64 anni – ha manifestato positivamente la propria intenzione di spendere di più per prodotti che rispettano l’ambiente, con un +7% rispetto al 2014.
A livello globale, coinvolgendo tutte le generazioni e le classi sociali, il report di Nielsen ha dimostrato una propensione positiva nei confronti di beni e servizi che hanno un impatto minore o positivo sull’ambiente e la società: sono il 66% degli intervistati; erano il 50% nel 2013 e il 55% nel 2014.
Sono quattro in particolare i settori merceologici che beneficiano di un approccio di marketing improntato alla sostenibilità ambientale e che quindi hanno visto un incremento corrispondente delle vendite:
– Alimenti per bambini (85%)
– Caffè (78%)
– Tè (61%)
– Snack (60%)
Un approccio gestionale e comunicativo che funziona principalmente nei Paesi già sviluppati, un po’ meno nelle economie in via di sviluppo. È prevedibile, però, che l’impatto dei cambiamenti climatici riceverà attenzioni sempre maggiori, in tutto il pianeta.
Al link, un video che contiene alcune delle interviste effettuate da Nielsen: http://www.nielsen.com/us/en/insights/webinars/2015/the-sustainability-imperative.html
(Photo Credit: Kyle MacKenzie on Flickr)
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