Si avvicina il tempo delle vacanze e abbiamo una meta da scegliere, amare, e di cui parlare con gli amici al ritorno: viaggiare è una delle più grandi passioni dell’essere umano. Non solo: studi e ricerche hanno dimostrato come conoscere nuovi posti e rilassarci ci aiuti a elaborare idee migliori e lavorare di più.
Creatività
Secondo uno studio realizzato da American Express, più di un terzo dei proprietari di piccole e medie imprese americane hanno avuto le idee migliori non durante il lavoro, ma proprio nei periodi di vacanza o inattività. Idee che li hanno aiutati a fare crescere le proprie aziende.
D’altronde l’avevamo visto qualche tempo fa, chi si concede 10 ore di vacanza in più aumenta la propria produttività dell’8%. È un fatto ampiamente condiviso dalla comunità scientifica: lo stress ha effetti gravi sulle capacità cognitive delle persone. Non influisce solo sull’umore, ma anche sulla creatività, sulla concentrazione e sulla nostra capacità di risolvere problemi (problem-solving, per dirlo all’americana).
Uno dei rimedi per combattere lo stress è proprio viaggiare: dopo appena uno o due giorni in un altro paese, quasi il 90% delle persone riscontra un calo significativo dello stress (la ricerca è stata condotta dalla Global Commission on Aging and Transamerica Center for Retirement Studies, in partnership con U.S. Travel Association).
Una nuova prospettiva
In un articolo della BBC sui benefici del viaggio, si raccontano le storie di chi ha tratto beneficio da un forte cambio di prospettiva: c’è chi consiglia di abbandonare internet e telefono per immergersi realmente in una nuova cultura, e anche chi propone avventure in Paesi radicalmente diversi dal proprio, economicamente meno avvantaggiati.
“Viaggiare”, racconta uno degli intervistati “ti porta a contatto con culture alternative, che hanno modi diversi di fare, di pensare e credere: questo costituisce una sfida alle tue convinzioni e ti aiuta a cambiare il modo in cui guardi all’esistenza quotidiana”.
Una volta tornato, lavorerai di più
Alcune aziende hanno capito l’impatto fondamentale che lo stress e il troppo lavoro hanno sui propri dipendenti: ecco perché li “obbligano” ad andare in vacanza, per almeno due settimane l’anno.
Travel Association USA ha raccolto in un documento tutti i benefici del viaggio apportati al corpo, all’umore e anche alla produttività:
– Il 75% dei dirigenti aziendali pensa che le vacanze migliorino le loro performance lavorative, mentre il 68% dichiara che viaggiare migliora la creatività.
– Il 25% dei viaggiatori, al ritorno al lavoro mostra un significativo aumento delle performance sull’attenzione. Una percentuale che aumenta al 50% in caso di persone di 45 anni o più.
– Gli stati europei che assicurano ai lavoratori un periodo di vacanze pagato, hanno visto un maggior tasso di crescita della produttività tra il 1981 e il 2000.
(Photo Credit: Moyan Brenn on Flickr)